Alcune delle mie attività in Consiglio Regionale DAL 2019 AL 2024

Sanità e Politiche Sociali

Mi sono impegnata per il riconoscimento e il sostegno della figura del Caregiver familiare, una rete silenziosa di assistenza fatta di persone che si prendono cura o assistono un familiare non autosufficiente o comunque affetto da gravi disabilità, sacrificando il proprio tempo, le proprie risorse e, spesso, i propri sogni. L.R. 26 ottobre 2023.

Attraverso un’apposita proposta di Legge mi sono impegnata per proporre l’inserimento della figura dell’infermiere di famiglia nel Servizio sanitario regionale, non ancora riconosciuto in Italia nel pieno delle sue potenzialità. Si tratta di una figura di estrema importanza e che sarebbe di grande aiuto e sostegno alle persone e famiglie per affrontare la malattia e la disabilità cronica.

Avendo come obiettivo ultimo la tutela del diritto alla salute, abbiamo lavorato ad un progetto, poi diventato L.R. 5 maggio 2023 n. 5, che prevede l’innalzamento del massimale dei medici di medicina generale come fondamentale strumento per reagire alla grave carenza assistenziale nel territorio, avendo cura di garantire al tempo stesso uniformi livelli essenziali di assistenza.

Al fine di fornire uno strumento aggiuntivo al complesso delle attività di riabilitazione nei casi di patologie sia motorie che psichiche, abbiamo sostenuto la necessità di prevedere anche l’applicazione dell’ippoterapia o riabilitazione equestre che, negli ultimi decenni, ha registrato tanti successi, soprattutto nei bambini affetti da disturbi di varia natura.

Tra le altre iniziative legislative ho collaborato a quella volta a garantire l’assistenza primaria a tutti i cittadini anche attraverso i servizi di televisita/teleconsulto, soprattutto per le zone più disagiate, e per il tramite del numero neoattivato 116117.

Ho presentato dei progetti, già assegnati alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale, che mirano, l’uno, a promuovere interventi a favore della formazione specialistica dei medici e dei laureati non medici di area sanitaria e, l’altro, prevede diverse misure di primaria importanza incidenti su vari ambiti dell’area medica con cui si mira, per esempio, ad evitare la chiusura anche solo temporanea di servizi che possano pregiudicare i diritti alla salute dei cittadini residenti nel territorio interessato e a rimediare alle insanabili carenza di medici negli ospedali per mancata copertura con l’assunzione di medici all’ultimo o penultimo anno di specializzazione.

Ho lavorato ad una proposta di Legge con l’obiettivo sia di conseguire il riaccorpamento dell’Ospedale Microcitemico al Brotzu, uno scorporo che si è dimostrato negativo e ingestibile; sia di adeguare l’importo orario per le prestazioni aggiuntive dei medici dell’emergenza territoriale al pari degli altri medici.

Ho collaborato ad una proposta di Legge, poi diventata L.R. 14 aprile 2023 n.4, per garantire l’aumento degli importi mensili di sostegno sia ai trapiantati d’organo che ai soggetti dializzati non trapiantati.

Ho collaborato ad un progetto con il quale abbiamo integrato lo stanziamento a favore degli Enti Locali per garantire il servizio di istruzione, e quindi il diritto allo studio, per gli alunni con disabilità o in situazione di svantaggio, poi diventato L.R. 4 novembre 2022 n. 19, e in un Testo Unificato a favore dell’attuazione di politiche attive di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e cyber-bullismo, finanziando numerosi progetti di sensibilizzazione e corsi di formazione per un uso consapevole e responsabile del web poi diventato L.R. 4 novembre 2022 n.18.

Inoltre, abbiamo voluto concentrare l’attenzione sulle vittime di delitti contro la persona. Sono situazioni che comportano traumi di grande entità e che interessano anche tutti i congiunti della vittima che spesso, a causa dei lunghi tempi di giustizia, può sentirsi abbandonata nel suo dolore. Per dare concreto sostegno ho quindi collaborato ad una proposta di Legge per l’istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.

Mi sono prontamente attivata per chiedere intervento urgente a favore del programma “Ritornare a casa”, dopo la mancata attivazione dei relativi progetti nel 2019 utili per ridurre i ricoveri inappropriati. Dopo la soppressione, a partire dal 1 gennaio 2024, del Prontuario terapeutico regionale per consentire ai sardi un rapido e uniforme accesso alle nuove terapie farmacologiche nel Prontuario terapeutico nazionale abbiamo proposto l’adozione di apposite linee di indirizzo sulle modalità legate agli approvvigionamenti del farmaco ed emoderivati.

Ho contribuito ad agire anche nei confronti del Governo nazionale al fine di stimolarne l’intervento sul meccanismo del “payback” e sulle negative ripercussioni sia per le imprese interessate che per la salute pubblica, considerati i probabili ulteriori disservizi nelle cure che deriverebbero per i cittadini. Ancora, per il riconoscimento dell’obesità come malattia da inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza al fine di consentire ai cittadini di rivolgersi a centri specializzati e avviare idonei percorsi assistenziali.

Ho collaborato per la tutela degli utenti che ricorrono alle cure domiciliari (ADI) e degli operatori, costretti a contratti disomogenei e disparità di retribuzione.

Abbiamo dato indirizzi per la modernizzazione della rete ospedaliera, con il rafforzamento di tutti i presidi di riferimento provinciale; ho collaborato per ottenere l’ideazione di un sostegno economico volto al miglioramento della qualità della vita dei cittadini affetti da fibromialgia e da maculopatia degenerativa miopica e senile, unitamente all’inserimento nei LEA; ho preteso la verifica della regolare fornitura di presidi e ausili agli aventi diritto, soprattutto per i pazienti inseriti in ADI.

Considerato il crescente e preoccupante fenomeno della violenza di genere e l’aumento dei femminicidi ho presentato come prima firmataria una mozione con cui si impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad assicurare continuità ai finanziamenti e al funzionamento dei centri e delle reti antiviolenza territoriale per rafforzare la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, unitamente a maggiori azioni per il reinserimento economico e sociale delle donne vittima di violenza.

Ho collaborato nella presa d’impegno da parte del Presidente della Regione e dell’Assessore alla Sanità ad attuare gli atti necessari a garantire la rimborsabilità del test genomico, valido ausilio nel processo decisionale per il trattamento dei tumori al seno.

Ho più volte sollecitato l’Assessore alla Sanità ad intervenire, presso i presidi ospedalieri della ASSL di Oristano, in merito alle gravi criticità rappresentate dalla grave carenza di personale e dal funzionamento delle Unità operative sotto il loro reale potenziale, causando nel complesso una forte riduzione della capacità di risposta alle esigenze del territorio.

Ho chiesto rapido intervento all’Assessore alla Sanità per risolvere i gravi problemi legati alla negata autorizzazione alla prescrizione di farmaci innovativi nelle terapie delle leucemie acute mieloidi presso l’Ospedale di Oristano, suggerendo la creazione di una SC di Oncologia e di una SC di onco-ematologia presso il medesimo presidio ospedaliero.

Ho collaborato anche alla risoluzione di svariati problemi legati al Presidio oncologico Businco di Cagliari, in particolare sui disservizi legati agli impianti e alle strutture.

Ho collaborato sul tema della costruzione dei nuovi ospedali sottolineandone l’assoluta importanza, unitamente alla necessità di modernizzare e potenziare quelli già esistenti.
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